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Diplomazia culturale

Promozione della cultura italiana in Kazakistan

I proventi originati dallo sfruttamento dei vasti giacimenti di materie prime presenti nel Paese hanno consentito al Kazakistan un notevole incremento del PIL pro capite e determinato la formazione, specialmente nei principali nuclei urbani, di una classe media propensa alla fruizione di un sempre maggior numero di beni e servizi importati dall’Europa.

Attualmente, una crescente percentuale dei 20 milioni di cittadini kazaki è interessata alla cultura europea e ha la possibilità di recarsi in Europa per turismo, studio o affari. Analogamente a quanto accade in diversi altri Paesi dello spazio CSI, in Kazakistan (e in parte anche in Kirghizistan) permane un elevato interesse da parte del pubblico e delle nuove generazioni verso la musica, le arti visive e la cultura in generale, ambiti in cui l’Italia viene comunemente identificata come uno dei principali modelli di riferimento. Tale fenomeno è particolarmente accentuato nelle due principali città del Paese, Almaty e Astana, in cui, parallelamente alla crescita economica e alla formazione di una sempre più consistente classe media, è cresciuta anche l’attenzione verso lo stile di vita italiano, stimolata dalla presenza di gruppi italiani operanti nello strategico settore energetico (gruppo ENI e diverse decine di PMI) e ampiamente testimoniata da una sempre maggiore penetrazione in questo mercato dei prodotti simbolo del “Made in Italy” (agroalimentare, sistema moda, arredo-design), dalla moltiplicazione di attività di ristorazione, negozi di marche o con insegne italiane, dalle sempre più intense collaborazioni tra istituzioni teatrali locali e italiane, dall’incremento dei visti per studio rilasciati dall’Ambasciata e dall’elevato numero di candidature ricevute per le borse di studio messe a disposizione nei programmi nazionali.

Istituto Italiano di Cultura di Almaty

Anche alla luce di questi tangibili segnali di interesse della società locale verso la nostra lingua e la nostra cultura e del potenziale di crescita in questi settori, il MAECI ha deciso di arricchire il “Sistema Italia” in Kazakistan grazie all’apertura ad Almaty del primo Istituto Italiano di Cultura dell’intera regione dell’Asia Centrale, inaugurato nel novembre 2023. Si tratta di un passaggio fondamentale per la promozione della lingua italiana che di certo risponderà alla forte richiesta di lingua e cultura italiana e che potrà svolgere il ruolo di polo di diffusione della lingua e della cultura nazionale in tutta la regione dell’Asia Centrale. Allo stesso modo, il nuovo Istituto potenzierà le attività culturali e promozionali condotte dall’Ambasciata nel corso degli ultimi anni per facilitare lo sviluppo di una struttura di rete in grado di convogliare in maniera sistematica l’interesse delle nuove generazioni kazake verso lo studio della lingua e della cultura italiana attraverso vari strumenti: 1) la valorizzazione delle attività di insegnamento dell’italiano, già avviate in diversi atenei kazaki nel corso degli ultimi anni (10 atenei per circa 1500 studenti) e in alcune scuole kazake; 2) lo stimolo alla nascita di iniziative private per la diffusione della nostra lingua, 3) la promozione continua e diffusa sul territorio del sistema universitario nazionale e dei programmi di borse di studio messi a disposizione dalle istituzioni italiane; 4) la moltiplicazione del numero di iniziative culturali di marca italiana in tutto il territorio kazako, con l’utilizzo delle risorse del Piano Straordinario “Vivere All’Italiana”.

Sul piano delle intese intergovernative va segnalato l’Accordo di cooperazione culturale e scientifica sottoscritto nel 1997.


Promozione della lingua italiana

Il trilinguismo (kazako, russo, inglese) introdotto capillarmente nel sistema educativo kazako inevitabilmente ha penalizzato l’insegnamento di lingue come l’italiano, la cui diffusione ha quindi conosciuto un relativo declino negli ultimi anni nonostante il forte interesse dei giovani kazaki per la cultura italiana e per i possibili sbocchi lavorativi presso le imprese italiane installate nel Paese. Pur con i limitati mezzi a disposizione occorre quindi un approccio integrato alla promozione linguistica che miri a consolidare dei “poli” qualificati di insegnamento nelle maggiori città.

Attualmente vi sono corsi di italiano ad Astana presso l’Università Euroasiatica Gumilyov, l’Università delle Arti, l’Astana IT University, l’Università KAZGUU, la Business e Information Technology University; ad Almaty presso l’Università Ablay Khan, la University of International Business, l’Università Al Fahrabi e l’Accademia delle Arti; presso le Università di Uralsk, Aktobe, Shymkent e Potrapavl e ad Atyrau presso l’Università Oil and Gas. Vanno segnalati in particolare l’apertura presso l’Università Al Fahrabi di Almaty di un centro di studio delle lingue romanze (presenti al momento italiano e spagnolo), mentre un “angolo italiano” è stato inaugurato a fine 2017 presso la Biblioteca Nazionale di Astana grazie alla fornitura di testi di letteratura da parte del MAECI. In parallelo un accordo con l’Università Al Fahrabi di Almaty prevede l’apertura presso l’Università Ca’Foscari di Venezia di un centro di lingua e cultura kazaka.

Nel gennaio 2018 ha preso il via, primo caso del genere in Kazakistan, l’insegnamento dell’italiano in una scuola media superiore, il liceo artistico statale n.199 di Almaty, che gode altresì di un contributo del MAECI.

Il Ministero degli Esteri italiano, su richiesta delle istituzioni locali e previo parere dell’Ambasciata, fornisce annualmente dei contributi per sostenere le cattedre d’italiano istituite presso le Università. Nel quadro dell’azione di sostegno alla promozione della lingua italiana rientrano anche le borse di studio messe a disposizione dal Ministero degli Affari Esteri per la frequenza di corsi di lingua.

L’insegnamento della lingua italiana viene svolto, oltre che in ambito universitario, anche attraverso l’attività ad Almaty del locale Comitato Dante Alighieri/Centro Italia e vi sono altri istituti privati di insegnamento sia ad Astana che ad Almaty.