È stato inaugurato oggi il nuovo Istituto Italiano di Cultura ad Almaty, primo in Asia centrale. L’evento si è svolto alla presenza di oltre cento ospiti appartenenti alla collettività italiana, al mondo istituzionale, economico e culturale, esponenti del corpo diplomatico, nonché figure note della società civile locale.
Intervenendo in apertura della cerimonia, l’Ambasciatore Alberti ha ricordato l’importanza della scelta fatta dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale di aprire l’Istituto Italiano di Cultura ad Almaty, segno della considerazione attribuita dal Governo italiano alla promozione culturale come strumento di politica estera, ma anche alla rilevanza riconosciuta al Kazakistan nel panorama della regione centroasiatica. A seguire, il Vice Sindaco Alisher Abdykadyrov ha rivolto il proprio saluto in rappresentanza della Città di Almaty. A completare le allocuzioni istituzionali, il Consigliere d’Ambasciata Marco Cerbo in rappresentanza della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Digitale del MAECI e il Direttore dell’Istituto, Dr. Edoardo Crisafulli.
Il tema scelto per accompagnare l’inaugurazione è stato quello della Divina Commedia e, in particolare, la narrativa del viaggio in essa contenuta, declinata in due parti: una mostra, “Drawing Dante – La Divina Commedia vista dal disegno, tra fumetto e illustrazione”, in cui dodici artisti e artiste che rappresentano l’eccellenza e la diversità transgenerazionale del fumetto rivisitano liberamente, in chiave pop, l’opera dantesca; l’esposizione di una teca contenente una copia integrale della Commedia incisa con il laser su piastre di oro e titanio, andata in orbita con una missione partita dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan, e tornata sulla terra dopo un viaggio nello spazio.
Il nuovo Istituto, inteso come luogo fisico per lo svolgimento di attività promozionali e didattiche, ma anche come punto di incontro e interazione, arricchisce e complementa la presenza del Sistema Italia in Kazakistan e contribuirà a rispondere alla crescente attenzione del pubblico kazako verso l’espressione culturale del nostro Paese.