Inaugurata oggi ad Astana, innanzi a circa duecento ospiti, la mostra “Imagine a Sustainable World”. L’esposizione, nata da una iniziativa dell’Ambasciata e realizzata con il contributo curatoriale dell’architetto Dario Curatolo e il supporto di Agenzia ICE, porta in Asia Centrale il pensiero e i lavori di Mario Cucinella e del suo studio, Mario Cucinella Architects, pionieri – in Italia e nel mondo – della sostenibilità nell’ambito dell’architettura e del design.
“L’unico modo per guardare al futuro è farlo in maniera sostenibile” ha detto l’Arch. Cucinella nel discorso tenuto in occasione dell’apertura della mostra. “Noi disegniamo e progettiamo per altri, per il bene di altri”, ha proseguito l’architetto, fondatore della School of Sustainability – “Progettiamo per le generazioni future e ripensiamo il futuro insieme a loro, e per questo – che si tratti di grandi opere o di oggetti – qualità e sostenibilità sono fondamentali”.
“Imagine a Sustainable World” è situata nel museo Nur Alem, in uno dei luoghi più iconici della capitale kazaka e dell’intera Asia Centrale. Ripercorrendo la “timeline” della sostenibilità, il percorso espositivo racconta design e architettura come strumenti per ripensare lo spazio in chiave sostenibile, all’insegna di un rapporto persona-territorio basato su rigenerazione, inclusione, innovazione.
“Dopo l’approfondimento dedicato al design di Achille Castiglioni” – ha dichiarato l’Ambasciatore Alberti – “abbiamo dedicato questa iniziativa all’architettura sostenibile, snodo essenziale per costruire il futuro del pianeta. Un privilegio aver collaborato con Mario Cucinella, fra i primi al mondo ad intuire l’importanza di coniugare architettura, design e sostenibilità. Nei rispettivi ambiti, diplomazia e architettura sono espressioni del desiderio di costruire e ricostruire. Molto significativo, dunque, che la mostra si tenga in Kazakistan, a simboleggiare il desiderio dei nostri Paesi di costruire insieme un futuro più sostenibile; importante si tenga nel museo Nur Alem, dedicato alle energie del futuro, che ospitò il padiglione kazako ad Expo 2017; evocativo che si inauguri oggi, ad un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, riaffermando la cultura come strumento per costruire pace, prosperità e sviluppo”.
La mostra, aperta fino a giugno, prepara l’edizione 2023 dell’Italian Design Day, prevista quest’anno il 9 marzo e intitolata “La qualità che illumina. L’energia del design per le persone e per l’ambiente”, collegando idealmente, nel programma proposto dell’Ambasciata d’Italia in Kazakistan, quella rassegna con i temi sui quali è costruito il progetto di Roma Expo 2030.