L’Ambasciatore d’Italia in Kazakhstan, Marco Alberti, ha effettuato la sua prima visita nella regione del Kazakistan occidentale, una delle più industrializzate del Paese. Diplomazia economica e culturale al centro del programma, che aveva due principali obiettivi. Incontrare le numerose imprese italiane attive nella Regione, e presentare il nuovo programma di corsi di italiano presso l’Università Statale Utemissov di Uralsk.
Ad Aksai l’Ambasciatore ha visitato gli impianti del Consorzio petrolifero KPO, incaricato di gestirei il maxi-giacimento di Karachaganak. Le operazioni sono regolate da un Production Sharing Agreement, partecipato da ENI al 29,25%, che agisce da co-operatore insieme a Shell. Oltre al colosso di San Donato, operano qui anche Bonatti, Sicim e varie altre PMI italiane, impegnate nelle attività di supporto all’esplorazione, sviluppo e manutenzione degli impianti. L’attuale Direttore di KPO, Ing. Giancarlo Ruiu, ha altresì’ illustrato all’Ambasciatore le numerose ed interessanti iniziative di “net-zero emission” delineate da KPO per accompagnare lo sviluppo del progetto nei prossimi anni.
L’Ambasciatore ha poi visitato gli stabilimenti del Gruppo Kios, azienda ligure a forte vocazione internazionale, che opera con successo in Kazakistan nella fornitura di servizi di ingegneria, project management e assistenza tecnica per l’ottimizzazione delle attività estrattive. Espressione della migliore tradizione manifatturiera italiana, Kios, presente nel Paese da quasi 30 anni, prevede nei prossimi mesi ulteriori sviluppi, dei quali si è parlato durante l’incontro.
Interessante e produttiva anche la tappa all’Aksai Industrial Park. Quest’ultimo, esteso su una superficie di quasi 3 ettari, è nato nel 2012 per offrire una serie di facilitazioni logistiche ed operative alle imprese interessate a sviluppare il proprio business nella Regione. Ad oggi, conta una decina di imprese manifatturiere a capitale misto, fra cui anche PMI italiane, come Sferova e FAD.
La visita è poi proseguita ad Uralsk. Qui l’Ambasciatore Alberti ha incontrato il Sindaco Shynybekov, per un saluto istituzionale e una panoramica su possibili collaborazioni città-città, e poi il prof. Sergaliyev, rettore dell’Università Statale Utemissov, presso la quale partirà da settembre un nuovo ciclo di insegnamento dell’italiano, co-finanziato dal Ministero degli Esteri italiano. “Rispondiamo concretamente, con questa iniziativa, alla crescente domanda di italiano in Kazakistan. L’insegnamento della nostra lingua” – ha proseguito l’Ambasciatore – “rappresenta una leva fondamentale sia per la diffusione della cultura sia per la penetrazione economico-commerciale delle nostre imprese. Quindi una priorità per l’Italia e la sua diplomazia. Grazie alla Farnesina e all’università Utemissov, da settembre avremo un po’ più di Italia nel cuore dell’Asia centrale. Un ulteriore iniziativa di collaborazione nei 30 anni delle relazioni diplomatiche fra Italia e Kazakistan”