Massimo Massetti del Policlinico Gemelli era parte dell’equipe che ha impiantato i primi cuori artificiali senza fili, ricaricabili con una cintura da indossare che trasmette corrente
C’è la partecipazione del Policlinico Gemelli di Roma negli interventi effettuati per impiantare, per la prima volta, due cuori artificiali wireless, ricaricati grazie a una cintura indossata dal paziente e in grado di trasmettere la corrente senza fili. Le operazioni sono state necessarie a trattare un’insufficienza cardiaca terminale e sono avvenute in Kazakistan, in un centro di eccellenza di Astana. Il progetto chiamato ‘FIVAD’ comprendeva altri specialisti internazionali, i cui risultati sono stati ripresi dal Journal of Heart and Lung Transplantation. Si tratta di un prestigioso traguardo, visto che il dispositivo impiantato riduce significativamente il rischio di infezione rispetto a quelli realizzati in precedenza.
Cuore artificiale wireless: i vantaggi
I dispositivi di assistenza cardiocircolatoria sviluppati negli ultimi anni presentavano spesso la problematica dell’alimentazione, che richiedeva la presenza di fili associati con un rischio maggiore di infezioni. Insieme ad alcuni collaboratori internazionali, il direttore dell’Area Cardiologica Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS Massimo Massetti ha partecipato a un progetto che per la prima volta ha reso possibile l’impianto di un cuore artificiale senza fili, un dispositivo che già nei prossimi mesi potrebbe essere disponibile nelle strutture italiane. Partendo da un apparecchio utilizzato da diversi anni, l’equipe ha poi associato “una tecnologia denominata ‘Coplanar Energy Transfer’ – spiega Massetti – che consente di ricaricare il cuore senza fili, tramite una cintura indossabile che invia corrente alla batteria interna del dispositivo”. Senza i pericoli legati a una possibile infezione, l’innovativo cuore artificiale può migliorare in modo importante la qualità di vita di chi si sottopone all’intervento.
Preziosa alternativa al trapianto di cuore
Il cuore artificiale wireless potrebbe presto arrivare anche in Italia, dopo aver ottenuto le certificazioni necessarie. Si tratterebbe di un’importante alternativa a tutti coloro che non possiedono i requisiti per un trapianto cardiaco o sono in lista d’attesa per ottenerlo. Secondo Massetti, infatti, grazie al nuovo dispositivo senza fili i pazienti “potranno sperare in una vita pressoché normale”, senza dover ricorrere a batterie esterne e privi della preoccupazione di possibili infezioni.