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Concerto del compositore e pianista Alessandro Martire ad Astana.

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Una platea di oltre 1700 invitati ha applaudito ad Astana il maestro pianista e compositore Alessandro Martire, giovane talento italiano, che ha eseguito in anteprima mondiale il suo nuovo album, “Wind of Gea”. Sonorità evocative e potenti, espressione di una musica intesa come incontro culturale fra i popoli e come strumento per riscoprire l’armonia fra esseri umani e natura.

Martire, nato nel 1992, cioè lo stesso anno nel quale Italia e Kazakistan stabilivano relazioni diplomatiche, si è esibito alla Kazakhstan Central Concert Hall, “tempio” italiano della musica, realizzato dall’architetto Manfredi Nicoletti. L’iniziativa rientrava nel ciclo di eventi “Mani esperte”, delineato dall’Ambasciata per celebrare i 30 anni di relazioni fra Italia e Kazakistan in una logica di cooperazione e promozione integrata. Mani esperte dell’artista, dunque, hanno eseguito musiche inedite all’interno di un luogo costruito da mani italiane, altrettanto esperte.

“Torno in Kazakistan, dove ho trovato un pubblico giovane, ma molto competente, che ama tantissimo l’Italia. Sono felice di lanciare qui il mio nuovo album, Wind of Gea, ispirato dal vento, protagonista della straordinaria natura di questo Paese. Un contributo personale all’amicizia fra i nostri popoli e alla promozione della cultura italiana in Kazakistan”.

L’evento era molto atteso anche dai media locali. Nel corso della serata, infatti, è stato lanciato il videoclip di “Larme”, brano inedito composto da Alessandro Martire per celebrare l’amicizia fra Italia e Kazakistan, proposto qui in anteprima mondiale. Frutto di una collaborazione pubblico-privato fra l’Ambasciata e l’azienda italiana Technogym, leader mondiale nel settore del wellness, il video, unico nel suo genere, è stato filmato nel Charyn Canyon, teatro naturalistico fra i più belli dell’Asia centrale, meta di turismo da tutto il mondo. Un pianoforte bianco al centro di uno scenario naturale particolarmente evocativo. Una musica, a tratti potente, a tratti nostalgica, che richiama il valore del dialogo fra i popoli come base delle relazioni internazionali e l’esigenza di recuperare l’“armonia” con la natura.

“Sia il concerto che il videoclip di Larme” – ha commentato l’Ambasciatore Alberti – “riflettono un’idea di cooperazione basata su tre principi. Innanzi tutto, fare cose insieme: Martire non ha suonato solo, ma con la Kazakh State Symphony Orchestra. Secondo, proporre iniziative innovative, per elevarne l’impatto e aggregare partner: al concerto abbiamo voluto accompagnare un video unico e straordinario, registrato nel Charyn Canyon, che verrà poi diffuso sui social e visto da tantissime persone, qui e in altri Paesi. Infine, esaltare la componente integrata, ma anche sostenibile, della promozione: cultura e impresa, pubblico e privato, Ambasciata e Kazakh Tourism, moltiplicando il valore per ognuno. Aver presentato l’iniziativa nei giorni della Cop27 di Sharm El-Sheik, poi, rafforza l’idea della cultura come espressione di un nuovo rapporto fra essere umano e ambiente”.

Tutto esaurito anche a Bishkek, dove Martire si recherà, sempre con il supporto dell’Ambasciata, per un secondo concerto in Asia centrale, previsto il 10 novembre nel quadro delle celebrazioni per il trentennale delle relazioni bilaterali fra Italia e Kirghizistan.